Costante dei governi degli ultimi 6 anni: rimandare la fine del mercato tutelato per i contratti domestici del GAS.
La sequenza storica: 30 giugno 2017, 1 luglio 2019, 1 Luglio 2020, 1 gennaio 2022, 1 gennaio 2023
La nuova data è il 10 gennaio 2024 … che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, porre fine anche al mercato tutelato per i contratti domestici LUCE.
Attenzione, sempre per i contratti LUCE. Per le microimprese “scampate” al precedente passaggio (1 gennaio 2021) ed i condomini (clienti non domestici) si assicura il servizio “tutelato” fino al 1 aprile 2023.
Il precedente articolo qui sotto.
Ad ottobre è entrato in servizio l’aggiornamento mensile, anziché trimestrale, delle tariffe GAS, applicate sul servizio tutelato. Con l’obiettivo dichiarato di proiettare quanto più velocemente possibile eventuali cali, od aumenti, del prezzo di mercato, sulle bollette dei consumatori.
Come si evince dal grafico su andamento dei prezzi del GAS naturale, questa iniziativa ha un fondamento: Il calo degli utlimi mesi si riflette sulle bollette nel mese e non nel trimestre.
Qui sta fondamentalmente la differenza tra mercato tutelato e mercato libero.
Nel primo, in un periodo antecedente (uno o tre mesi) l’arrivo della bolletta, vi calcolano una media tra prezzo minimo e massimo dell’unità energetica.
Nel secondo scegliendo un contratto a prezzo variabile, c’è il rischio della schizzofrenia del mercato dell’energia, accelerando effetti di rialzo (o ribasso) in bolletta. Scegliendo invece un contratto a prezzo fisso, si previene parzialmete il rischio, pagando di più il KWh di LUCE o il m³ di GAS.
Ardua scelta.
Ha fondamento tenersi legati al mercato tutelato del GAS?
Almeno fino al 2021 la differenza di prezzo €/m³ applicata sul mercato tutelato era vantaggiosa rispetto a quello libero.
Ma quanti sono gli utenti del mercato tutelato? Esistono?
Certo che esistono, in Friuli-VG sono il 30%.
Ma non se la passano bene neppure loro.
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