Processo Banca Popolare di Vicenza: 26 giugno 2020

Rieccoci in aula d’udienza in Tribunale a Vicenza.

Dopo aver assistito alla lettura da parte di Zonin delle 66 pagine di dichiarazioni spontanee dove in più passaggi ha sottolineato come lui, il Doge, ex presidente di Banca Popolare di Vicenza per ben 19 anni, sia in realtà un imprenditore agricolo e come tale si affidasse a chi aveva le competenze in materia bancaria e finanziaria per mandare avanti la banca del territorio al meglio venendo da questi però tenuto all’oscuro delle operazioni oggi contestate quali ad esempio le baciate;
dopo aver visto affermata la sua estraneità ai fatti;
dopo aver visto Zonin commosso ricordando come questa vicenda abbia visto lesa la “specchiata” condotta e reputazione sua e della sua famiglia costruita in una vita a causa di una “gogna mediatica” per fatti della cui insussistenza ed estraneità ritiene di averne dato prova… (così in sintesi le conclusioni dell’intervento di Zonin)

il Vicedirettore generale Emanuele Giustini ha risposto alle domande del Pm spiegando come le operazioni baciate, lo svuota-fondo e le operazioni correlate fossero ben note e pianificate. Con una deposizione molto dettagliata ha rappresentato le operazioni poste in essere per far rispettare certi standard alla banca…purtroppo…aggiungiamo noi…tutto questo a danno dei ben 118000 azionisti della banca che oggi attendono giustizia!

Consumatori Attivi non si ferma continuando a chiedere giustizia e ferma condanna di chi verrà accertato di aver ridotto al lastrico tanti cittadini!

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