Ping call: come difendersi dalle telefonate truffa

A molti sarà capitato di ricevere una chiamata, o un breve squillo, da un numero sconosciuto o da un numero che inizia con prefisso strano o molto lungo. Questo tipo di attività in gergo tecnico assume differenti denominazioni: c’è chi la chiama “ping call”, dove “ping” sta per l’invio di un dato informatico cui dovrebbe seguire una risposta e “call” è la richiamata di rimbalzo; altrimenti chi la chiama “wangiri”, letteralmente “uno squilletto” e “tagliare”; oppure c’è chi opta per “one ring scam”, la truffa ad anello, un cerchio che si chiude.

Nello specifico trattasi di squilli molto brevi, a cui non si ha tempo per rispondere. Il numero della telefonata abortita, proveniente dall’estero, appare, in ogni caso, tra quelle perse. La provenienza delle chiamate lampo è delle più disparate. L’origine delle chiamate è in prevalenza tunisina (+216) e inglese (+44). Ma nella casistica non mancano Moldavia (+373), Kosovo (+383). Bielorussia (+375), Lettonia (+371), Tanzania (+255) e perfino le isole Vanuatu, nel sud Pacifico (+678). E bisogna fare attenzione ai numeri con la sequenza 899, quelli con una tariffazione speciale e esosa. Giunti a questo punto vi sarà sempre chi, vedendo una chiamata sul proprio numero, per curiosità, ma magari anche per importanti questioni familiari o di lavoro, cercherà di richiamare.

Bene, richiamando questo numero l’ignara vittima sentirà spesso una musichetta e, prima di potersene accorgere, si troverà agganciato ad una linea a pagamento o ad un servizio premium determinando ciò l’inesorabile ed immediato prosciugamento del credito telefonico. La spesa, infatti, si aggira mediamente intorno ai dieci euro al minuto, sicché una chiamata non troncata in fretta può arrivare a costare fino a 20, 30 euro.

Nella maggior parte dei casi non ci sono persone fisiche dietro la cornetta, ma software predisposti che compongono numerazioni a caso o rubriche telefoniche comprate sul web in maniera illegale. I truffatori, in alcuni casi, possono attingere da un database di numeri di telefono praticamente immenso ed è difficile arginare la situazione.

Quale sarebbe la soluzione a questa truffa? Non richiamare mai e verificare su internet il numero del chiamante che molto spesso è già segnalato come truffatore. Ma è possibile adottare anche altri accorgimenti, come, ad esempio, disattivare la chiamata verso l’estero nel caso in cui magari il cellulare ce l’abbia una persona anziana o un bambino e chiamare il proprio operatore telefonico per verificare se è un numero legittimo o uno di quelli a pagamento.

E se l’ignaro utente ha già subito la truffa cosa fare? Immediatamente denuncia e chiedere al proprio gestore telefonico il rimborso dell’importo contestato. Nel caso di riposta insoddisfacente, e di mancata o parziale restituzione della cifra richiesta, il passo successivo suggerito è l’attivazione di una procedura di conciliazione. Molti sono i casi seguiti da Consumatori Attivi e che sono stati positivamente risoldi dai nostri esperti! Non esitate quindi a contattarci per qualsiasi aiuto o chiarimento al tel. 0432 1721212 oppure al cel. 3473092244 oppure alla e.mail info@consumatoriattivi.it.

dr. Mattia Zuccolo

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