Saldi…che un senso non lo hanno più!

I saldi estivi sono alle porte, la corsa all’acquisto gia iniziata in alcune regioni partirà ufficialmente nella in Friuli Venezia Giulia il 6 luglio e terminerà il 30 settembre.  I saldi (o vendite di fine stagione), giuridicamente associati alle vendite straordinarie ed assoggettate alla disciplina del d.lgs. n. 114 del 1998 e l. n. 248 del 2000, hanno ad oggetto solo i prodotti di carattere stagionale o di moda, soggetti ad un notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo!

Nell’ambito delle vendite straordinarie vi rientrano però anche le vendite di liquidazione e le vendite promozionali: le prime riguardano la commercializzazione di prodotti con l’obiettivo di cedere tutte le merci in particolari condizioni o fasi della vita dell’impresa, le seconde, invece, vengono effettuate dall’operatore commerciale con l’obiettivo di promuovere l’acquisto di alcuni, o di tutti i prodotti di una gamma merceologica.

Ulteriore tipologia di commercializzazione rientrante nel quadro delle vendite straordinarie sono le vendite sottocosto, le quali comportano la vendita al pubblico di uno o più prodotti effettuata a un prezzo inferiore a quello risultante dalle fatture di acquisto, maggiorato dell’imposta sul valore aggiunto e di ogni altra imposta o tassa connessa alla natura del prodotto e diminuito degli eventuali sconti o contribuzioni riconducibili al prodotto medesimo purché documentati.

Ai sensi dell’art.15 del d.lgs. n.114 del 1998 le Regioni vengono delegate ad emanare delle norme che regolano il settore nello specifico, determinando un panorama assai complesso e variegato della disciplina a livello nazionale. In Friuli Venezia Giulia la normativa di dettaglio è la l.r. 29/2005 dall’art 32 all’art. 37 e successive modifiche.


Ma i saldi li attendiamo ancora come una volta considerandoli delle vere occasioni??


Sempre più frequentemente, e con ampio anticipo rispetto alla data di inizio dei saldi, possiamo assistere al fenomeno dei presaldi, i quali si concretizzano con la ricezione da parte dei consumatori abituali in possesso di tessere-sconto o tessere-fedeltà di un determinato negozio di sms o e-mail che li invitano ad acquistare merce già scontata. Dietro tale anticipazione della scontistica, sempre più frequente per il clienti più affezionati, si celano, però, palesi discriminazioni tra gli acquirenti.

Allo stato attuale dei fatti appare evidente che i saldi, come sono ora concepiti, non hanno più senso di esistere.Tanto è vero che tra presaldi, sconti promozionali, sconti per liquidazioni, sottocosti, giornate di sconti online come il BlackFriday, il PrimeDay e il Cybermonday, etc etc le promozioni rappresentano ormai la regola durante tutto il periodo dell’anno, cagionando una crescente maggiore difficoltà per i clienti ad orientarsi e distinguere tra le offerte reali e quelle fasulle.

Necessario e’ dunque un serio ripensamento della disciplina sui saldi e sugli sconti. Nella giungla…e’ troppo facile perdersi e soprattutto portare a casa veri e propri bidoni o per il prezzo o per la qualità! 
Comunque, allo scopo di evitare di incappare in possibili “bidonate” negli acquisti, raccomandiamo alcune semplici regole:

1. diffidate da saldi con percentuali di sconto troppo elevate (superiori al 50%). Dietro a questa strategia di mercato potrebbe celarsi merce recuperata da fondi di magazzino o che presenta dei difetti di fabbricazione. E’ comunque essenziale porsi un budget iniziale prima di acquistare;

2. il capo in saldo deve riportare il prezzo originale, lo sconto applicato ed il prezzo finale;

3. conservare lo scontrino permette di cambiare la merce difettosa contestando l’acquisto. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso se il consumatore denuncia il difetto riscontrato sul capo entro due mesi dalla scoperta;

4. la normativa in vigore a tutela dei consumatori sulla garanzia dei beni di consumo non è sospesa nel periodo dei saldi. Ai sensi degli artt. 128 e ss. del Codice del Consumo, il consumatore ha diritto alla riparazione o alla sostituzione (se la riparazione risulta impossibile, troppo complicata o troppo costosa), alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto con la riconsegna del bene e la restituzione di quanto pagato. Viene così riconosciuta  una garanzia piena ed assoluta di due anni per ogni acquisto effettuato dal consumatore per uso proprio e della propria famiglia, e di almeno un anno nel caso di un bene usato;

5. E’ opportuno fare affidamento a negozi di fiducia, ossia a venditori sicuri ed affidabili. Prima di acquistare nel periodo dei saldi fate un giro per i negozi a vedere i prodotti quando non sono ancora in saldo e memorizzate il prezzo;

6. La prova dei capi è rimessa alla discrezionalità del singolo negoziante.7. solo i capi della stagione in corso possono essere messi in saldo e vanno, nell’esposizione in negozio, tenuti ben distinti dai capi della successiva stagione o dagli “avanzi di magazzino”.


Nel caso in cui decidiate di affidarvi alla modalità di acquisto via internet, sempre più diffusa e, per molti, più comoda, sappiate che:- è bene effettuare l’acquisto su siti internet sicuri, conosciuti, che non presentino offerte incredibilmente vantaggiose, protetti da sistemi di sicurezza internazionali, con carte prepagate o tramite paypal;- è importante conservare la copia dell’ordine effettuato e verificare la possibilità di disdirlo senza pagamento di penali;- per tutti gli acquisti online è possibile esercitare il diritto di recesso, entro 14 giorni dalla data di acquisto.

Per ogni necessità restiamo a disposizione. Chiamateci al tel. 04321721212 oppure al cel. 3473092244 oppure scriveteci una e-mail a  info@consumatoriattivi.it

Avv. Barbara Puschiasis e dr. Mattia Zuccolo

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