Mentre Banca Intesa, che ha acquisito gli asset positivi delle banche venete, festeggia l’utile del primo trimestre 2018 aumentato del 39% e pure le aziende Zonin stanno segnando risultati economici da capogiro, i procedimenti penali di Veneto Banca e Banca di Vicenza annaspano con il grave rischio di trovare nella prescizione la parole fine.
La politica e le istituzioni al momento non sono riuscite ancora a “sfornare” il tanto atteso decreto attuativo del fondo di ristoro per i risparmiatori traditi tenendo così bloccati rimborsi che per migliaia di famiglie sarebbero vitali.
Coloro che hanno perso soldi con le azioni e le obbligazioni subordinate delle due banche venete si trovano a non vedere ancora la luce in fondo a quel tunnel che sta divenendo sempre più buio.
Coloro che sono sia soci delle banche venete che intestatari di una linea di credito oggi si vedono ricevere l’ennesimo affronto!! La lettera della SGA che comunica loro che il credito e’ stato ceduto dalla liquidazione alla società di gestione accentrata per il recupero. Si tratta di tante persone che o sono state indotte ad acquistare azioni con finanziamenti senza nemmeno saperlo…o si sono viste anticipare i soldi che sarebbero derivati dalla vendita, poi mai avvenuta, delle azioni.
I numeri parlano chiaro: 574 sono le persone a rischio suicidio, oltre 8000 quelli in cura psicologica, 27500 imprese in crisi che rischiano il fallimento e 300.000 ipoteche rischio esecuzione. Il caso della Pasta ZARA e’ un esempio.
Cosa dobbiamo aspettaci ancora? L’ennesima tragedia causata da gravissime responsabilità che ad oggi non hanno trovato ancora sanzione???
La parola d’ordine e’ FAR PRESTO! IL DECRETO ATTUATIVO DEL FONDO DEVE ESSERE VARATO IL PRIMA POSSIBILE E DEVE ESSERE APERTA UNA INTERLOCUZIONE CON LA SGA PER LA GESTIONE DELLE POSIZIONI PIÙ VULNERABILI! Intanto Consumatori Attivi vigila sulla corretta gestione dei crediti e sulla cessione nel rispetto delle norme #avantiuniti #unitiperilfondo #noinoncifermiamo