Rieccoci in aula d’udienza in Tribunale a Vicenza.
Dopo aver
assistito alla lettura da parte di Zonin delle 66 pagine di
dichiarazioni spontanee dove in più passaggi ha sottolineato come lui,
il Doge, ex presidente di Banca Popolare di Vicenza per ben 19 anni, sia
in realtà un imprenditore agricolo e come tale si affidasse a chi aveva
le competenze in materia bancaria e finanziaria per mandare avanti la
banca del territorio al meglio venendo da questi però tenuto all’oscuro delle operazioni oggi contestate quali ad esempio le baciate;
dopo aver visto affermata la sua estraneità ai fatti;
dopo aver visto Zonin commosso ricordando come questa vicenda abbia
visto lesa la “specchiata” condotta e reputazione sua e della sua
famiglia costruita in una vita a causa di una “gogna mediatica” per
fatti della cui insussistenza ed estraneità ritiene di averne dato
prova… (così in sintesi le conclusioni dell’intervento di Zonin)
…
il Vicedirettore generale Emanuele Giustini ha risposto alle domande
del Pm spiegando come le operazioni baciate, lo svuota-fondo e le
operazioni correlate fossero ben note e pianificate. Con una deposizione
molto dettagliata ha rappresentato le operazioni poste in essere per
far rispettare certi standard alla banca…purtroppo…aggiungiamo
noi…tutto questo a danno dei ben 118000 azionisti della banca che oggi
attendono giustizia!
Consumatori Attivi non si ferma continuando a chiedere giustizia e ferma condanna di chi verrà accertato di aver ridotto al lastrico tanti cittadini!