No alla citta dei bidoncini e delle immondizie! Partecipa anche tu e leggi che problemi comporta una cattiva gestione del porta a porta!
A udine Il 30 novembre in Via Podgora e il 2 dicembre in Piazzetta D’Aronco alle 10.00 vieni anche tu per chiedere una città più pulita e virtuosa nel riciclo e per opporti alla lievitazione dei costi per gestire i rifiuti!
IL NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA CASA PER CASA:
• AUMENTERA’ I RIFIUTI NEI FOSSI E NELLE CITTA’
• AUMENTERA’ ESPONENZIALMENTE I COSTI PER GLI UTENTI POICHE’ DOVRANNO AGGIUNGERSI ANCHE LE SPESE PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI GETTATI PER LA CITTÀ E I COSTI PER LA GESTIONE ONEROSSISSIMA DEI BIDONI CONDOMINIALI
• È UNA MODALITÀ DI RACCOLTA GIÀ UTILIZZATO IN DIVERSE CITTÀ CHE ORA LO STANNO CORREGGENDO IN QUANTO ONEROSO E IN ANTITESI AGLI OBBIETTIVI CHE SI PREFIGGE (vedasi Bologna, Lucca, Rubano, Empoli, etc…)
Vuoi anche tu una città più pulita? Vuoi anche tu opporti all’aumento dei costi per la gestione dei rifiuti? Vuoi anche tu una raccolta rifiuti razionale e accessibile a tutti?
Proposta:
1. maggiore informazione alla cittadinanza in merito alle modalità di conferimento dei rifiuti; 2. nel breve periodo, permanenza dei bidoni negli spazi pubblici già adibiti a ciò dotando tali bidoni di chiave ad uso di coloro che risiedono nella via; 3. nel lungo periodo creazione di piccole piazzole ecologiche negli spazi pubblici (aiuole/parcheggi etc.) con bidoni interrati dotati di badge e aree videosorvegliate per controllare il corretto conferimento
La raccolta porta a porta o “casa per casa” rischia però di diventare precaria, complicata e forse persino inutile.
Ecco le principali criticità del nuovo sistema proposto:
BIDONI PER SINGOLA UTENZA (BIDONCINI….).
Nei grandi condomini o in vie caratterizzate da un’elevata densità abitativa la raccolta con bidoni singoli provocherebbe un affollamento dei marciapiedi quasi ogni giorno, provocando non solo un elevato stato di degrado e insalubrità della città ma anche un serio problema di transito sul marciapiede stesso soprattutto per disabili, passeggini, persone anziane e con difficoltà a deambulare.
I bidoncini potrebbero mettere in pericolo l’incolumità delle persone finendo in mezzo alla strada o creando il rischio di inciampo: in caso di incidente chi risponderà? I proprietari dei bidoncini, il Comune o la NET?
La raccolta dei rifiuti nella pubblica via potrebbe durare a lungo visto l’elevato numero di bidoncini da svuotare. Ciò comporterebbe un disturbo della quiete e del sonno se avvenisse nella notte, ma anche possibili ingorghi stradali a causa della sosta dei camioncini, se ciò avvenisse al mattino (in via Podgora, in un tratto di soli 160 metri, ogni giorno sarà necessario raccogliere più di trecento bidoncini).
La raccolta in orari e giornate prestabilite (6 giorni su 7) causerebbe delle serie difficoltà ad anziani e disabili per puntuale conferimento dei rifiuti (che deve avvenire dalle 19 alle 24 del giorno precedente la raccolta) con il rischio di doverli accumulare nelle loro abitazioni con conseguenti rischi igienico-sanitari.
Nei monolocali e nei mini appartamenti (soprattutto se non dotati di terrazze o cantine) la necessità di collocare cinque bidoni toglierebbe una considerevole frazione di spazio disponibile con una conseguente crescita del disagio abitativo.
I bidoncini hanno un codice a barre assegnato al singolo utente ma non hanno una chiusura ermetica. Qualsiasi estraneo pertanto, quando verranno collocati nell’area pubblica, potrebbe buttare al suo interno rifiuti diversi da quelli che invece dovrebbero essere conferiti così esponendo l’utente a sanzioni. Per non parlare poi della grave violazione della privacy dato che ogni bidoncino mostrerà inevitabilmente e apertamente le abitudini e scelte del suo proprietario, potendo carpire, ad esempio, preferenze alimentari ma anche l’istituto bancario di cui si è clienti……
Non potendo conferire il rifiuto umido e quello secco (ove andrebbero buttati pannolini, pannoloni, assorbenti igienici e lettiere per animali) in giornate diverse da quelle prestabilite, le persone che per motivi personali e/o lavorativi non fossero in grado di conferire in strada, nella giornata giusta, tali rifiuti dovrebbero tenerseli in casa fino al successivo giorno di prelievo (anche 7 giorni). Possiamo immaginare l’odore e i rischi igienico sanitari a ciò correlati? Si pensi soprattutto ai mesi caldi, ove il rischio dell’inquinamento indoor a causa di determinati cibi andrebbe di certo a pregiudicare la vivibilità della propria casa, incidendo dunque sul benessere fisico, mentale e sociale associato alla permanenza in un ambiente confinato (così come definito anche dall’OMS).
BIDONI CONDOMINIALI
Se il bidone condominiale può ovviare ad alcune delle criticità sopra esposte (conferimento in orari e giorni prestabiliti, ingombro della pubblica via, difficoltà nel trovare lo spazio per cinque bidoni per le piccole abitazioni) ne presenta altre di uguale importanza e impatto:
Dove verranno collocati i bidoni condominiali? (Per condomini di circa 80 enti la NET ha previsto 14 bidoni e per condomini di 180 utenze 49 bidoni condominiali). Si pongono problemi di spazio (i bidoni devono essere facilmente accessibili), di utilizzo delle zone comuni, di modifiche edili a carico del condominio per poter alloggiare tali bidoni.
Che cosa ne sarà del decoro dei palazzi con decine di bidoni collocati nelle aree di accesso all’edificio e con gli inevitabili odori che si produrranno?
Dal momento che tali bidoni saranno aperti e chiunque potrà conferire i rifiuti, in maniera illecita e non corretta (come per altro nei bidoncini per i singoli enti non essendo dotati di chiusura ermetica), a chi verrà comminata la sanzione?
Chi si occuperà di portare i bidoni sulla pubblica via e ricollocarli all’interno dei condomini?
Chi si occuperà dell’igienizzazione dei bidoni?
Quali saranno i costi aggiuntivi a quelli della TARI per gli utenti che dovranno dare in appalto a ditte specializzate anche nel trattamento dei reflui post pulitura dei bidoni la gestione dei bidoni condominiali?
Come e da chi verranno trattati i reflui prodotti durante l’igienizzazione richiesta? Ad un occhio attento, infatti, non sfugge che l’igienizzazione è un serio problema, perché durante il lavaggio si produce un’acqua che si configura come rifiuto speciale e NON può essere rilasciato nei pozzetti o nel terreno.
Il libretto di istruzioni consegnato con i bidoncini e il sito della NET sono solamente in italiano. Come potranno conferire in maniera corretta i rifiuti gli stranieri che abitano nel Comune?
Udine nella raccolta differenziata si attestava già ben sopra la media nazionale (circa il 65% a fronte di circa il 50% della media nazionale, come anche ricordato dal Sindaco in questi giorni), quindi perché piuttosto che su un cambio radicale del sistema di conferimento dei rifiuti non puntare su una maggiore informazione, sensibilizzazione ed educazione?
✓ proporre interventi educativi nelle scuole; stimolando i bambini si raggiungono le famiglie,
✓ consegnare, insieme alle tariffe da pagare, dei volantini-libretti di promemoria per una corretta differenziata,
✓ correggere gli errori sulle etichette apposte nei cassonetti stradali per non confondere ed istruire in modo errato il cittadino.
Organizzato in collaborazione con Consumatori Attivi assieme a tantissimi cittadini udinesi!
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