Il Carnevale si è appena concluso e in molti probabilmente avranno acquistato per i propri figli mascherine, costumi di Carnevale, trombette, parrucche, ecc. Ma tutti questi gadget sono sicuri? Quali rimedi ha il consumatore nel caso in cui si accorga che presentino dei vizi?
In generale la sicurezza dei giocattoli e degli altri materiali ludici destinati ai più piccoli è un argomento che interessa molti cittadini, soprattutto tenuto conto dei soggetti ai quali sono destinati. Mascherine in plastica realizzate con sostanze tossiche o bordi taglienti, costumi di carnevale e parrucche infiammabili o che si appiccicano alla pelle provocando pericolose irritazioni sono soltanto alcuni dei pericoli in cui si può incorrere acquistando prodotti privi del marchio CE. Quest’ultimo, com’è noto, dev’essere necessariamente apposto su qualsiasi tipo di giocattolo immesso sul mercato italiano, attestando la conformità del prodotto alle norme di sicurezza europee, ed in particolare il soddisfacimento di importanti requisiti come quelli attinenti alle proprietà elettriche, chimiche, all’infiammabilità, ecc.
Ulteriormente è sempre importante verificare che sull’etichetta o l’imballaggio dei giocattoli siano riportate in lingua italiana ed in modo ben visibile e leggibile, tutte le avvertenze relative ad un corretto utilizzo del prodotto, le limitazioni e le precauzioni d’uso, nonché tutte le informazioni attinenti all’identificazione del produttore. Si precisa che oltre al marchio CE, l’eventuale presenza sul prodotto di altri marchi non obbligatori come IMQ e “giocattoli sicuri” è indicativo di un livello ancora maggiore di sicurezza.
Ma cosa possiamo fare se ci accorgiamo che i giocattoli acquistati per i nostri bambini sono difettosi o funzionano male? Il Codice del Consumo agli articoli 128 e ss. consente al consumatore, entro due anni dall’acquisto e in ogni caso entro due mesi dalla scoperta del difetto, di far valere la così detta garanzia legale di conformità. In questo modo, rivolgendosi direttamente al venditore del bene, anche se diverso dal produttore, è possibile richiedere, a propria scelta, la riparazione o la sostituzione del bene difettoso senza addebito di spese. Qualora ciò sia impossibile o eccessivamente oneroso, il consumatore ha comunque diritto alla riduzione del prezzo o ad avere indietro una somma, commisurata al valore del bene, a fronte della restituzione al venditore del prodotto difettoso.
Gli eventuali comportamenti di rivenditori o produttori che inducano in errore il consumatore sull’esistenza o sulle modalità di esercizio della garanzia legale di conformità, oppure che ne limitino la durata o la escludono del tutto, possono essere segnalati all’Antitrust.
Per quanto attiene invece la sicurezza dei giocattoli, le segnalazioni possono essere fatte pervenire ai Nas o al corpo dei vigili locali e comunque vige una responsabilità civile del produttore, dell’importatore o comunque del venditore decennale per danni arrecati a terzi, cioè a cose e persone diverse dal prodotto acquistato. Non dimentichiamoci anche la responsabilità penale. Importante è però che il consumatore segnali immediatamente alle autorità e alle associazioni quali Consumatori Attivi il problema riscontrato di modo che sia possibile attivare l’allert per giungere, nei casi più gravi, anche al ritito dei prodotti dal mercato.
Per ogni ulteriore informazione o aiuto restiamo a disposizione al nostro sportello a Udine in viale Tricesimo n. 101/A dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 18.30 previo appuntamento da fissarsi o telefonando al n. 3473092244 o scrivendo alla mail: info@consumatoriattivi.it
Valentina Bertoli