Si stima che le famiglie italiane gettino ogni giorno nella spazzatura circa 7,00 €, sprecando il cibo che dovrebbe invece essere consumato sulla tavola.
Lo spreco alimentare rappresenta, soprattutto in questi anni di forte crisi economica, che ha visto il drammatico impoverimento di larghe fasce della popolazione, un problema di primaria importanza, che deve essere affrontato elaborando strategie ben definite, fondate sulla collaborazione fra gli operatori del settore agroalimentare (OSA), le istituzioni, le organizzazioni no profit e le associazioni dei consumatori.
In questo panorama, sono certamente allarmanti i dati che verranno pubblicati domani nella giornata contro lo spreco alimentare. Nonostante da un’indagine condotta da Waste Watchers risulti che le famiglie italiane sprecano molto meno cibo rispetto al passato, complice la crisi economica, ma anche le vaste campagne di sensibilizzazione sul tema, nelle scuole la quantità di alimenti che rischia di essere gettata nella spazzatura è notevolissima.
La ricerca, che ha coinvolto oltre 73 istituti scolastici, ha, infatti rivelato come oltre il 29,5% del cibo preparato per il consumo non venga poi, di fatto, mangiato, ma, soprattutto, come il comportamento dei bambini dipenda da una carente educazione alimentare domestica. Ad essere sprecata, infatti, è soprattutto la verdura, sia cruda che cotta, seguita a ruota dalla frutta.
Come risolvere il fenomeno? In realtà è difficile dare una risposta univoca a tale domanda. Certamente è necessario proseguire nelle campagne di informazioni indirizzate ai genitori e agli educatori, nonché dare spazio all’interno delle ore scolastiche anche ad attività interattive per i più piccoli per renderli più coscienti del valore del cibo.
Ulteriormente, bisogna incentivare l’adozione di prassi virtuose e di proficui accordi fra pubblico e privato volti a destinare le eccedenze alimentari alle organizzazioni no profit che si occupano di ridistribuire ciò che è stato avanzato e che è ancora edibile, in base a quanto previsto dalla l. 166/2016, alle persone più bisognose.
Un tanto non sarà sicuramente sufficiente per estirpare questo triste fenomeno, ma potrà contribuire a ridurne ancora le dimensioni.
Vi ricordiamo che ogni venerdì dalle 11.00 alle 12.00 presso il nostro sportello di Udine, Viale Tricesimo n. 101/A si tiene la lezione rivolta a tutti su ” L’etichetta, questa grande sconosciuta: come leggerla”. Ulteriormente seguiteci perchè le nostre iniziative di informazione e formazione sullo spreco alimentare continuano anche con le conferenze!