Sequestro BpV 106 milioni

La notizia del sequestro per 106 milioni di euro nei confronti di Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa in relazione al reato di ostacolo alla vigilanza ha subito destato grande attenzione perché, per i risparmiatori traditi privati in tutto o in parte dei loro risparmi, ogni notizia che possa far sperare in un aumento delle garanzie di avere un patrimonio da aggredire in caso di condanna viene accolta come un ulteriore passo verso la giustizia. Questa volta però è da sottolineare che si tratta di un sequestro preventivo e che riguarda esclusivamente il reato di ostacolo alla vigilanza. Dunque non è permesso essere ottimisti sino a che non verrà concretamente definito il destino di quelle somme. Consumatori attivi, tra i propri associati conta numerosi casi di risparmiatori traditi che si trovano a rischiare di perdere la loro abitazione avendo perso tutti i loro averi nelle azioni delle due ex banche venete protraendosi da troppo tempo questa situazione. Si chiede pertanto che i vari soggetti che sono stati ammessi come parti civili e che sono o autorità di vigilanza o enti esponenziali decidano di devolvere quanto eventualmente riusciranno a recuperare come risarcimento ai risparmiatori graditi nel più ampio rispetto di quella che si chiama responsabilità sociale. Infatti tali soggetti non hanno perso i loro soldi ma hanno subito violazioni che hanno avuto ripercussioni direttamente sui risparmiatori ed hanno comunque le spalle ben larghe per superare eventuali danni indiretti ad essi determinati dalle condotte delle banche venete. Infatti giova ribadire come l’eventuale risarcimento che potrà essere riconosciuto a questi soggetti andrà ad erodere le risorse che potranno servire per ristorare coloro che hanno perso i loro sudati risparmi. Importante sarà dunque per i risparmiatori costituirsi come parti civili singolarmente nei procedimenti penali delle due ex banche venete così da poter tentare anche in tale sede di poter recuperare qualcosa. La strada è lunga e difficile ma è fondamentale non arrendersi e restare uniti altrimenti tutto sarà perduto. Consumatori attivi proseguirà in maniera determinata su questa strada cercando di assicurare a tutti la possibilità di ottenere giustizia ed impegnandosi affinché il fondo per gli azionisti possa divenire realtà capace di dare risposte a coloro che necessitano.

Barbara Puschiasis

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