Domanda: Ho sentito che hanno finalmente introdotto l’obbligo da parte di commercianti e professionisti, di accettare pagamenti con carte di debito o di credito. È stata prevista anche una sanzione per chi non ha il POS?
Consumatori Attivi: in realtà il POS (Point of Sale) è obbligatorio già dal 2014. Non essendo però mai stata prevista una sanzione, in pratica molti esercenti non si sono mai adeguati alla normativa ed infatti in Italia si stima che ancora il 20% delle attività siano sfornite di Pos nonostante nel 2021 le transazioni digitali siano salite del 70%.
La situazione però sta per cambiare: non da quest’anno, come si era vociferato negli ultimi mesi, bensì a partire dal 1 gennaio 2023. In sede di conversione del decreto Recovery (Dl 152/21) è stata infatti introdotta una sanzione amministrativa per la violazione dell’obbligo da parte di commercianti e professionisti di accettare pagamenti con carte di debito o di credito. L’importo della sanzione è fissato in 30 euro, aumentato del 4 per cento del valore della transazione. Dal prossimo anno pertanto sarà possibile segnalare alla Guardia di Finanza o all’Agenzia delle Entrate le condotte degli esercenti sforniti di Pos che rifiutino il pagamento con bancomat di qualsiasi importo affinchè vengano sanzionati.
Per fare qualche esempio: chi non accetterà di incassare un caffè da 1 euro con il bancomat, pagherà 30,04 euro di multa per ogni transazione negata.
È chiaro che si tratta di una delle tante iniziative promosse dal Governo nella lotta all’evasione fiscale, che segue la nuova riduzione del limite per i pagamenti in contanti (1.000 euro già a partire da ieri 1° gennaio 2022).
Si ricorda che seppur i costi del canone mensile, delle commissioni o dell’installazione dell’apparecchiatura effettivamente ricadano sull’esercente, lo Stato ha anche introdotto delle agevolazioni per venire incontro ai titolari di negozi e attività di commercio ad esempio con il c.d. bonus POS nonché in termini di credito d’imposta.