Donazioni Coronavirus: istruzioni per l’uso

L’emergenza Corona Virus, per quanto drammatica, conferma come gli italiani siano un popolo generoso e unito nei momenti di crisi. Negli ultimi giorni, infatti, si stanno intensificando le donazioni dei cittadini per aiutare gli ospedali e gli enti in prima linea nella battaglia contro il Covid 19.

La prima preoccupazione quando si effettuano delle donazioni è che gli importi finiscano “nelle mani giuste” e che vengano destinati alla causa che giustifica l’elargizione.

In proposito, si stanno moltiplicando su Internet le piattaforme di crowdfunding, ovverosia di raccolta fondi, che si occupano di ricevere le donazioni degli utenti e di destinarle alla lotta contro il Corona Virus. Se si decide di avvalersi di tali piattaforme per effettuare le donazioni, è importante agire da veri consumATTORI, informandosi con attenzione sull’identità di chi promuove la raccolta; sull’ente destinatario delle donazioni; sull’eventuale riconoscimento da parte di quest’ultimo della campagna di raccolta fondi e, infine, sulle modalità di rendiconto. In particolare, deve essere chiaro se la donazione è gratuita o se la piattaforma prevede che una parte del contributo venga trattenuta a titolo di commissione.

È degli ultimi giorni la notizia che alcune piattaforme di crowdfunding omettevano di informare i consumatori sull’esistenza di commissioni, inducendoli così a ritenere che la donazione fosse gratuita. Del caso, invero, si sta occupando l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha già adottato dei provvedimenti volti alla correzione di tali pratiche scorrette, per garantire piena trasparenza ai consumatori.

In ogni caso, il nostro suggerimento è quello di effettuare le donazioni direttamente a quegli enti e istituzioni che sono in prima linea contro il Corona Virus. Ad esempio, se si vuole contribuire economicamente ad aiutare l’ospedale della nostra città o della nostra provincia, consultiamo la pagina Internet ufficiale della struttura, perché vi troveremo senz’altro una sezione dedicata appositamente alle donazioni, senza necessità di avvalersi dell’intermediazione delle piattaforme di crowdfunding.

In alternativa, doniamo alla Protezione Civile, utilizzando le coordinate bancarie evidenziate sul sito ufficiale www.protezionecivile.org.it. Sarà la Protezione Civile, in questo caso, a gestire con modalità trasparenti la donazione, destinandola alle realtà bisognose, anche in base all’andamento dell’epidemia.

Per quanto riguarda il Friuli-Venezia Giulia, segnaliamo che la Regione ha avviato con la Protezione Civile regionale la raccolta fondi “Aiutaci ad aiutare”, fornendo le coordinate bancarie e i dettagli dell’iniziativa al sito www.protezionecivile.fvg.it.

Evidenziamo, da ultimo, come il Decreto Cura Italia abbia previsto all’art. 66 degli incentivi fiscali per i soggetti che effettuano donazioni, in denaro o in natura, a sostegno delle misure di contrasto all’emergenza Coronavirus.

Più nello specifico, per quanto riguarda le persone fisiche e gli enti non commerciali, il decreto prevede una detrazione dall’imposta lorda sul reddito pari al 30% della donazione. La detrazione non può essere superiore a € 30.000,00 e, pertanto, l’importo massimo di donazione agevolabile deve attestarsi a € 100.000,00. L’agevolazione può riguardare solo le donazioni effettuate in favore dello Stato, delle Regioni, degli enti locali territoriali, nonché degli enti o delle istituzioni pubbliche e delle fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro. Ad essere agevolate, sono, in ogni caso, non solo le donazioni in denaro, ma anche quelle in natura, per le quali vengono previste specifiche disposizioni tecniche.

Anche per le donazioni effettuate dalle imprese, l’art. 66 del Decreto Cura Italia, rinviando all’art. 27 della legge 13 maggio 1999, n. 133, prevede numerosi incentivi fiscali, in particolare la deducibilità dell’importo della donazione, senza limiti, dal reddito d’impresa ai fini del pagamento delle relative imposte e, in caso di donazioni in natura, la previsione per cui i beni donati non si considerano destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa, con la conseguenza che essi non concorrono a formare i ricavi. Ai fini Irap, tali erogazioni sono deducibili nell’esercizio in cui avviene il versamento e,
in ogni caso, alla luce del rinvio effettuato dal Decreto Cura Italia all’art. 27 della l. n. 133/99, vengono agevolate solo le donazioni effettuate per il tramite di apposite fondazioni, associazioni, comitati o enti.

In definitiva, continuiamo a donare per restare uniti, scegliendo possibilmente i canali istituzionali o, laddove si decida di utilizzare le piattaforme web di crowdfunding, informandoci sempre sulle loro modalità di funzionamento.

Per ogni informazione, aiuto o approfondimento, Consumatori Attivi rimane operativa al numero di telefono 3473092244 e all’email info@consumatoriattivi.it, nonché via Skype, previo appuntamento.

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