Udine, 25 gennaio 2020
Richiesta convocazione tavolo tecnico
“raccolta rifiuti casa per casa” a Udine. E’ stata inviata al Comune di
Udine e alla Net s.p.a. la richiesta siglata da ben 13 soggetti di
rappresentanza delle parti civili, economiche e professionali per la
convocazione di un tavolo unico sul tema del nuovo sistema di raccolta
“casa per casa” adottato dal Comune di Udine e che ha preso avvio dal 2
dicembre nella seconda Circoscrizione della città. In particolare
Consumatori Attivi FVG, Confcommercio Udine, Confesercenti Udine,
Confartigianato Udine, Confindustria Udine, Confedilizia Udine, Anaci
Udine, Fiaip FVG, Fimaa Udine, FIADELCSA NORDEST, Comitato UdineNord
Verde e Vivibile, Zero Waste FVG, Friday for Future Udine nella
richiesta:
premesso che: dal 2 dicembre 2019 è stato dato avvio al
nuovo sistema di raccolta rifiuti denominato “casa per casa” partendo
dalla seconda circoscrizione del Comune di Udine; dal 1 febbraio 2020
tale sistema verrà esteso anche alle circoscrizioni n. 4, 5 e 6 del
Comune di Udine, per poi riguardare tutte le aree della città; tale
sistema di raccolta prevede, a scelta dell’utente, che sia singolo,
condominio o attività economica, l’utilizzo di bidoni (nel numero minimo
di 5 ciascuno da 240/1100litri) ovvero di cinque bidoncini singoli (uno
da 25 litri per l’umido e quattro da 40 litri per vetro e barattolame,
plastica, carta e indifferenziata) viene previsto che i
bidoni/bidoncini, privi di chiusura e dotati di codice a barre che
identifica l’utente, così consegnati vengano custoditi in aree private e
posizionati dalle 19.00 alle 24.00 in area pubblica (marciapiede, bordo
strada etc) a cura dell’utente, in specifiche giornate, dalla domenica
al venerdì come da calendario diffuso dalla Net s.p.a., per poi essere
ritirati e ripostati su area privata sempre dall’utente la mattina
seguente. Nella seconda circoscrizione il nuovo sistema è già realtà, la
stessa circoscrizione risulta essere tra le più estese e popolate,
presentando per altro insediamenti abitativi di varia intensità così
come attività economiche (artigianali, commerciali etc) e sociali
(scuole, asili, case di riposo, centri sportivi etc) variegate con
differenti esigenze di smaltimento rifiuti condizionate sia dal numero
diabitanti, che dalla morfologia edilizia ed urbanistica del territorio
nonché dalle realtà presenti e considerato che la fase di
sperimentazione, così avviata ha già permesso di rilevare quanto segue:
nelle aree ad alta densità abitativa è visibile un sovraffollamento
delle aree pubbliche, con bidoni e bidoncini a qualsiasi ora del giorno e
della notte dalla domenica al sabato compresi, potendo un tanto
deturpare l’aspetto estetico della città, ma anche la stessa salubrità e
incolumità pubblica non dovendosi trascurare nemmeno l’inquinamento
acustico che la nuova modalità di raccolta può comportare; sono stati
registrati copiosi furti e danneggiamenti di bidoni e bidoncini nonché
l’utilizzo di bidoni o bidoncini da parte di terzi venendo inseriti
anche rifiuti inappropriati o venendo abbandonati nell’immediatezza dei
bidoni rifiuti ingombranti o meno; è aumentata la presenza di rifiuti
abbandonati in aree verdi della citta, nei fossi, lungo le strade, ma
anche in prossimità dei vecchi bidoni ancora presenti.
Nelle
circoscrizioni ove la raccolta casa per casa non è ancora partita, non
può trascurarsi la difficoltà delle persone limitate nella mobilità a
conferire il rifiuto specifico ogni giorno nell’area pubblica secondo le
modalità prescritte e nemmeno quella delle attività economiche, delle
scuole, degli asili, delle case di riposo etc. a rispettare le
prescrizioni stabilite dalla Net s.p.a. secondo un calendario che non
consente di smaltire il rifiuto senza che esso si traduca in una
difficoltà da gestire; il servizio previsto dal c.d. metodo di raccolta
“porta a porta” porta statisticamente ad un aumento delle problematiche
relative al sovraccarico biomeccanico (in particolare del rachide e
della spalla) per gli operatori ecologici ed alla necessità di adottare
precisi presidi di sicurezza sul lavoro.
Preso atto che il Comune
di Udine ha adottato una delibera sul casa per casa aperta (Delibera di
Giunta del 6 maggio 2019), ha votato una mozione sulla realizzazione di
isole ecologiche zonali, videosorvegliate e dotate di chiave o tessera
sanitaria e sull’implementazione dei cestini pubblici a TARI invariata
(ODG consiliare del 18.12.19) Essendo una prioritàla tutela
dell’ambiente, ma anche quella della salute e salubrità, dell’incolumità
pubblica e del decoro della città, senza dimenticare la necessaria
attenzione al mantenimento degli oneri invariati per cittadini ed
attività economiche, chiedono la convocazione di un tavolo tecnico con
il Comune diUdine e la Net s.p.a., partecipato dagli odierni
sottoscrittori nonché dagli ordini professionali degli Architetti,
Ingegneri, Geometri e Periti della Provincia di Udine, già interessati
dagli scriventi, al fine di fare il punto sullo stato e sulle modalità
di attuazione di quanto oggetto, anche di recente determinazione da
parte dell’amministrazione, partendo dalle risultanze dalla prima fase
di avvio nonché da altre esperienze, offrendo la propria
costruttiva,collaborazione.
La condivisione della richiesta da
parte di tutti i soggetti indicati segna un traguardo importantissimo
perchè testimonia l’attenzione sul tema ambientale e della corretta
gestione dei rifiuti da parte di TUTTI i soggetti civili, economici e
professionali coinvolti in un’alleanza più unica che rara.
Confidiamo che il Comune di Udine e la Net s.p.a. non tardino a fissare
la convocazione del tavolo ove ci si attende di vedere i progetti per la
realizzazione dei bidoni intelligenti in strada per le aree a maggiore
criticità e più densamente abitate. Tante altre saranno poi le soluzioni
e agli accorgimenti che potranno essere utilizzati al fine di rendere
la raccolta rifiuti più attuale, a misura di cittadino nonchè rispettosa
dell’ambiente sempre con l’attenzione al contenimento dei costi. Il
presupposto infatti è e resta l’invarianza della TARI.