FONDO RISPARMIO TRADITO E’ ORA DEI FATTI! I RISPARMIATOTI TRADITI MERITANO DI RIAVERE I LORO SOLDI FRUTTO DI SACRIFICI! LA SITUAZIONE STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ GRAVE PER LORO
Una lunga giornata a Roma ieri 20 ottobre, assieme ai risparmiatori delle 4 banche e delle banche venete per assicurarsi che le promesse sui rimborsi ai risparmiatori divengano realtà, con la manovra finanziaria di fine anno. Stretta di mano ieri sera al Circo Massimo tra i risparmiatori e il governo, sui contenuti del Fondo di ristoro annunciati dai due sottosegretari al Ministero dell’economia e delle finanze Alessio Villarosa e Massimo Bitonci e ulteriore conferma che saranno stanziati un miliardo e mezzo in tre anni dai fondi dormienti e forse anche di più.
Attendiamo i fatti con grande apprensione, in un percorso che chiediamo da sempre che sia condiviso integralmente con le vittime di questa colossale truffa!
Restiamo dunque in attesa di leggere le bozze dei testi normativi e regolamentari prima di esprimere affrettati giudizi.Attraverseremo Oceani, non dormiremo le notti, ci batteremo con ogni forza per ridare giustizia ai risparmiatori perché questa e’ una battaglia non di colori politici ma di principio, affinché tutto ciò non si ripeta!
La nostra vicepresidente Barbara Venuti e’ a Roma pronta a salire con altri risparmiatori sul palco del Circo Massimo per chiedere che gli impegni assunti anche dal M5S si trasformino in fatti.
Intanto a Vicenza, rinviati a giudizio per i reati di aggiotaggio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza Gianni Zonin, Giuseppe Zigliotto, Andrea Piazzetta, Emanuele Giustini e Massimiliano Pellegrini e Paolo Marin cui si aggiunge la Banca Popolare di Vicenza. Prossima udienza il 1 dicembre per le ultime costituzioni di parte civile.
Consumatori attivi, assieme alle associazioni del Veneto con le quali sta portando avanti questa battaglia plaude. Finalmente un primo passo verso la giustizia. Ora che si proceda velocemente per non incorrere nelle prescrizioni. Siamo a disposizione di tutti i nostri associati per permettere loro di poter partecipare al processo e chiedere tutela dei loro diritti. Al via dunque le costituzioni di parte civile per chi lo volesse con la consapevolezza però che l’esito non e’ scontato e non c’e’ la certezza di ottenere un risarcimento.