È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 23 maggio 2022, n. 77 contenente il Regolamento sui modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale SSN
L’Allegato 1 al DM 77 prevede che il Distretto Sanitario persegua l’integrazione tra le diverse strutture sanitarie, assicurando “una risposta coordinata e continua ai bisogni della popolazione, l’uniformità dei livelli di assistenza e la pluralità dell’offerta”.
Tali obiettivi verranno perseguiti anche per il tramite delle cd. Case della Comunità CdC, che saranno aperte sulle 24h, 7 giorni su 7 e diffuse su tutto il territorio nazionale, alle quali i cittadini potranno accedere per ricevere assistenza quanto ai propri bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria.
Attraverso le CdC verrà strutturato un lavoro d’equipe tra Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Infermieri di Comunità e altri specialisti della salute, sempre garantendo un coordinamento con i Servizi Sociali degli Enti locali di riferimento.
Verranno mantenuti gli studi dei medici di medicina generale quali “spoke” delle Case della Comunità – “hub”, così come le figure degli Infermieri di Famiglia e Comunità, con competenze attinenti la “promozione, prevenzione e gestione partecipativa dei processi di salute individuali, familiari e di comunità all’interno del sistema dell’assistenza sanitaria territoriale”, nonchè il Dipartimento di Prevenzione e i Consultori familiari.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare garantirà l’erogazione a domicilio di interventi specifici e personalizzati all’interno dei percorsi di cura previsti e i cd. Ospedali di Comunità assicureranno un ricovero breve con funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.
Viene poi previsto il funzionamento della Centrale Operativa 116117 per offrire un servizio telefonico gratuito alla popolazione (sempre attivo sulle 24h e ogni giorno della settimana) per le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale, nonché il funzionamento di una cd. Centrale Operativa Territoriale, quale coordinamento nella presa in carico della persona e raccordo tra Servizi e professionisti coinvolti.
Un ruolo di primaria importanza quali presidi sanitari di prossimità per la popolazione rivestiranno le Farmacie convenzionate con il SSN, che continueranno a svolgere le funzioni di dispensazione del farmaco e farmacovigilanza, con previsione altresì di nuove competenze quali ad esempio le vaccinazioni anti-Covid e antinfluenzali.
Sistemi di telemedicina, teleassistenza, e-health, etc. verranno utilizzati al fine di fornire servizi e prestazioni sanitarie a distanza attraverso l’uso di dispositivi digitali, internet, software e delle reti di telecomunicazione.
Da ultimo è prevista la Rete Locale di Cure Palliative (RLCP) quale “aggregazione funzionale integrata delle attività di Cura Palliativa erogate nei diversi setting (ospedale, ambulatorio, domicilio, hospice) assistenziali in un territorio”, al fine “garantire la presa in carico globale dell’assistito e del suo nucleo familiare” sia nella fase terminale della malattia, sia affiancandosi alle cure attive fin dalle fasi precoci della patologia cronico-degenerativa.
Le Regioni e Province autonome sono dunque chiamate ad adottare un provvedimento generale di programmazione dell’Assistenza territoriale entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore del DM 77 ed è previsto un monitoraggio semestrale circa gli standard previsti da parte del Ministero della salute per il tramite dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali).
Avv. Margherita D’Este