Saldi invernali 2022 per combattere inflazione e aumento vertiginoso dei prezzi
I consigli di Consumatori Attivi
Dal 5 gennaio anche in Friuli – Venezia Giulia partiranno i saldi che, come il Black friday e il Cyber Monday nonché varie offerte promozionali, portano con sé l’auspicio da parte dei negozianti di ridare un po’ di vivacità al mercato e da parte dei consumatori di fare l’affare della stagione.
I saldi così diventano il rimedio per annientare l’inflazione galoppante (nel 2021 pil +6,2% (4% nel 2022) con balzo dell’inflazione prevista per il 2022 del +2,8%) ed aumento dei prezzi. Sempre di più si tratterà di acquisti di beni necessari già appuntati nella lista dei desideri da molto. Le stime parlano di una spesa pro capite di circa 120,00 euro per un giro d’affari di circa 4,2 miliardi.
Una cosa è sicura, parlare di euforia del mercato per i saldi è molto azzardato in quanto le varie occasioni di sconto diluite durante l’anno ne attenuano l’attesa.
E se il 2021 ha fatto segnare una ripresa del settore moda rispetto al 2020 non possiamo di certo affermare di aver raggiunto i livelli precrisi, anche in considerazione delle disponibilità di spesa delle famiglie che rispecchiano sia una contrazione del mercato del lavoro sia il vertiginoso aumento dei prezzi dei beni essenziali.
I trucchetti poi dei finti sconti, dei prezzi ritoccati e della merce messa in saldo ma di passate stagioni continuano a dilagare. Soprattutto nell’online il fenomeno poi della contraffazione e delle truffe è dilagante, soprattutto se ci si affida a siti ben poco blasonati e che offrono merce dalle risonanti marche a prezzi scontatissimi. Se al commerciante viene chiesta responsabilità e correttezza, il consumatore non può fare a meno di fare acquisti consapevoli e attenti. E quindi ecco le regole da seguire:
- Mai fare acquisti d’impulso e verificare le recensioni su prodotto e negoziante: necessario è misurare sia il grado di affidabilità del venditore on line o fisico, nonchè la qualità ed il prezzo del prodotto che si vuole acquistare. Strumento utile è proprio l’on line che ci permette di conoscere velocemente le recensioni sul venditore e le caratteristiche del prodotto.
- Gli acquisti di beni di consumo in negozi fisici hanno regole diverse da quelle dell’online soprattutto per quanto riguarda il diritto di ripensamento. Negli acquisti on line, a distanza e fuori dai locali commerciali è prevista la possibilità per il consumatore di recedere ossia ripensare al proprio acquisto e restituire il bene al venditore “annullando” così la vendita praticamente senza costi. Il termine per esercitare tale diritto è di 14 giorni dal momento in cui il bene viene ricevuto dal consumatore. Nelle vendite on line viene data anche la possibilità di cambiare taglia o modello sempre e comunque entro i 14 giorni dalla consegna. Tale termine può essere anche esteso convenzionalmente in base alla “gentile concessione” del venditore. Tali diritti non sono contemplati nelle vendite nei negozi fisici anche se sempre più venditori convenzionalmente concedono la possibilità all’acquirente di cambiare la merce se l’acquisto si è rivelato poi sbagliato.
- Prova dei capi: Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini.
- Prodotti in vendita: I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- Cambi: La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo) oppure che l’acquisto avvenga on line. Nel caso in cui il bene, dopo l’acquisto, riveli dei vizi, scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, sarà tenuto alla riduzione
o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. - Diritto di recesso entro 14 giorni dalla consegna: solo per gli acquisti on line, a distanza e fuori dai locali commerciali. Il consumatore in tal caso rende il prodotto e riceve i soldi che ha pagato.
- Riparazioni: Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.
- Pagamenti: Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante (anche se al momento non ci sono sanzioni per chi si rifiuta) e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche. Dal 2023 scatteranno le sanzioni nei confronti di chi rifiuta i pagamenti con carte e bancomat
Quindi ecco le regole di questi strani saldi ai tempi del Covid: - Distanziamento sociale – Va mantenuta la distanza di almeno un metro tra i clienti in attesa di entrata ed all’interno del negozio.
- Disinfezione mani – Prima di toccare i prodotti è obbligatoria la pulizia delle mani attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.
- Mascherine – I clienti, così come il personale, devono obbligatoriamente indossare la mascherina.
- Affissione dei cartelli nei negozi – Cartello sul numero massimo di clienti contemporaneamente ammessi e permanenza degli stessi nei negozi in tempi di Covid-19.
Consumatori Attivi
Barbara Puschiasis