Comunicato stampa Consumatori Attivi: Al via i saldi estivi 2021 – Cauto ottimismo ma attenzione!
C’è cauto ottimismo per i saldi estivi 2021 che in FVG prenderanno
avvio dal 3 luglio per concludersi il 31 agosto 2021 e che potrebbero
portare una boccata d’ossigeno sia per i consumatori che per i
commercianti. L’allentamento delle misure anticontagio con un apparente
ritorno alla vita normale e il clima vacanziero che si respira, dato
dalla ripartenza anche di moltissime attività penalizzate dalle
restrizioni, rappresentano i presupposti che possono rendere i saldi
estivi 2021 interessanti. Non può trascurarsi comunque come da diversi
anni a questa parte le varie opportunità di scontistica proposta in
molti periodi dell’anno hanno avuto l’effetto di attenuare la corsa
degli italiani (e non solo) durante i saldi per garantirsi ad esempio il
capo d’abbigliamento desiderato.Quest’anno però l’on line
rappresenta una grande alternativa agli acquisti in negozio vista la
pratica che la maggior parte degli italiani ha acquisito con questa
modalità spesso più comoda ma che induce il consumatore troppe volte ad
acquistare prodotti sbagliati o inutili. Moltissimi infatti sono i casi
di coloro che una volta ricevuto l’agognato prodotto acquistato sull’on
line capiscono che non è come da attese e anzichè restituirlo nei 14
giorni previsti dalla legge lo tengono nel ripostiglio di casa o tentano
di rivenderlo su internet, spesso con scarso successo e comunque
rimettendoci.
Raccomandiamo dunque sempre acquisti
consapevoli anche nell’ottica del contrasto allo spreco e della
promozione del riciclo e del riuso.
Quindi ecco le regole dei saldi ai tempi del Covid:
- Distanziamento sociale – Va mantenuta la distanza di almeno un metro tra i clienti in attesa di entrata ed all’interno del negozio (salvo eventuali ulteriori prescrizioni).
- Disinfezione mani – Prima di toccare i prodotti è obbligatoria la pulizia delle mani attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.
- Mascherine – I clienti devono obbligatoriamente indossare la mascherina, così come i lavoratori.
- Affissione dei cartelli nei negozi – Cartello sul numero massimo di clienti contemporaneamente ammessi e permanenza degli stessi nei negozi in tempi di Covid-19.
- Prova dei capi – Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini.
- Prodotti in vendita – I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo – Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- Cambi – La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo) oppure che l’acquisto avvenga on line. Nel caso in cui il bene, dopo l’acquisto, riveli dei vizi, scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, sarà tenuto alla riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Pagamenti – Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante (anche se al momento non ci sono sanzioni per chi si rifiuta) e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.
- Riparazioni – Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.
- Per gli acquisti on line o comprati al di fuori di locali commerciali vige a favore del consumatore il diritto di recesso entro 14 giorni dal momento in cui il bene viene ricevuto. Tale termine può essere anche esteso convenzionalmente in base alla “gentile concessione” del venditore. Tali diritti non sono contemplati nelle vendite nei negozi fisici anche se sempre più venditori convenzionalmente concedono la possibilità all’acquirente di cambiare la merce se l’acquisto si è rivelato poi sbagliato.
Necessario è che si ripensino le regole sui saldi che, così come sono, non hanno più senso né per chi vende né per chi acquista. O viene disposta una totale liberalizzazione dei prezzi, ma ciò condurrebbe paradossalmente al far west del commercio e ad un disorientamento del consumatore che alla fine farebbe acquisti solo valutando il prezzo e alimentando ciò il mercato della contraffazione e del falso, oppure si definiscono periodi precisi durante l’anno in cui i commercianti possono applicare sconti anche al fine di ottenere ossigeno sia loro che i consumatori con acquisti convenienti e consapevoli. Interessanti infatti sono le esperienze del Black friday e del Cyber monday.
Inoltre necessario è estendere il diritto di recesso anche alle vendite nei locali commerciali al fine di uniformare i diritti e non creare irrazionali meccanismi di concorrenza.
Consumatori Attivi
Barbara Puschiasis
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