Mare sempre più inaccessibile: spiagge libere introvabili e regole covid
Impensabile è andare al mare senza organizzarsi per tempo. Potremmo infatti trovarci a non avere uno spazio in spiaggia dove passare alcune ore. Il caro prezzi e le regole anti covid stanno infatti complicando la situazione per i “pendolari” della spiaggia. Infatti i posti sulla spiaggia per garantirsi una giornata di mare e sole sono contingentati e regolamentati (oltre che sempre più costosi), sia che si tratti di spiagge a pagamento che di spiagge libere (che sono sempre più un miraggio).
Guai in vista dunque per chi si azzarda a mettere il proprio telo mare sulla sabbia senza utilizzare i posti assegnati nelle spiagge libere o quelli a pagamento nelle spiagge in concessione. Vige inoltre il divieto assoluto di sostare sulla battigia che deve restare libera per eventuali soccorsi. Lo ricordiamo, la battigia è lo spazio calcolato in 5 metri dal punto in cui si infrangono le onde. Tale area è sempre accessibile a chiunque anche nelle spiagge a pagamento ma solo per passeggiare o per fare un bagno in mare.
Quindi pendolari della spiaggia, proprietari di case o affittuari di appartamenti al mare siete avvisati: o prenotate un ombrellone/sdraio o in spiaggia non potrete fermarvi per prendere il sole.
Chi risulta più penalizzato da questa nuova impostazione: i giovani amanti dei gavettoni, le persone più fragili che necessariamente devono pagare un ombrellone per trascorrere anche pochissimo tempo in spiaggia e chi ha una casa che quindi non può più permettersi di andare sulla sabbia con la sua stuoia per stare qualche momento in tranquillità a godersi il sole e rinfrescare la tintarella. In estrema sintesi dunque il Covid ha trasformato le spiagge in un luogo esclusivo e costoso, in barba al diritto di ciascuno di potersi godere l’ambiente marino per altro…demaniale.
Ma quali sono le regole da rispettare in spiaggia?
1. Le regole anti-covid devono essere puntualmente illustrate in più lingue per renderle comprensibili a tutti e viene promosso l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia);
2. Devono essere resi disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani in più punti dello stabilimento;
3. Viene privilegiato l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e l’elenco degli accessi deve essere mantenuto per un periodo di 14 gg;
4. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C (…peccato però che dopo aver fatto una camminata sotto il sol leone per raggiungere la spiaggia con paletta, secchiello e occhiali la temperatura può arrivare bel oltre i 37,5 °C);
5. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi) oppure il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione prodotti igienizzanti per le mani. In ogni caso devono essere favorite modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
6. Devono essere riorganizzati per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti; Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
7. Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 m.
8. Deve essere assicurata una regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso ad ogni fine giornata.
9. E’ vietata la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.
Buon mare a tutti!
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Avv. Barbara Puschiasis