RANSOMWARE….Questi sconosciuti 3

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PERCHE’ E’ PERICOLOSO ?

Oltre agli effetti che variano come gravità dal livello “fastidioso” al “devastante” fino al “mortale”. Come si vedrà l’evoluzione di questi software combinata alla vulnerabilità, più o meno estesa, di certi sistemi li rende particolarmente efficienti nello sfuggire ad una rilevazione standard.

A fronte di nuove vulnerabilità dei sistemi, scoperte quasi quotidianamente, non corrisponde, spesso, una altrettanto rapida ed efficiente messa in sicurezza degli stessi da parte dei proprietari dei sistemi informatici o dei fornitori dei software stessi. In queste finestre temporali, spesso anche molto brevi, si può inserire più facilmente la micidiale attività del ransomware.

Rischi e possibili conseguenze, il ransomware che uccide – Alcuni ransomware hanno raggiunto una notorietà paragonabile a quella di alcune rockstar o poco ci manca. Per citarne alcuni: WannaCryCerberPetya e NotPetya.

Generalmente questa notorietà si raggiunge in relazione alla dimensione o al numero delle vittime coinvolte, in altri casi per la difficoltà dei software anti-malware di rilevarli e osteggiarli ma talvolta anche per gli effetti tragici che, direttamente o indirettamente, hanno raggiunto.

Grandi player come LG, Southwire e Pensacola sono state vittime di attacchi con conseguenze più o meno gravi sulla loro attività. Stesso dicasi per altre realtà come Enel, Campari, Garmin. Solo nel 2019, riporta Kaspersky nel suo IT Security Economics, i ransomware hanno causato perdite economiche per 1,46 milioni di dollari.

Ma la notizia, legata a questi temi, che più ha colpito in questo periodo “pandemico” è quella di pochi mesi fa, proveniente dalla Germania, dove – durante un attacco ai danni di una struttura sanitaria – la paziente, destinata all’ospedale di Düsseldorf, è stata trasferita ed è deceduta per il ritardo delle cure.

I fatti di Dusseldorf non sono isolati. Gli attacchi ransomware verso enti e società impegnate nella lotta al Coronavirus sono sempre più frequenti e hanno indotto Interpol a rilasciare uno statement nel quale si raccomanda a tutte le istituzioni sanitarie di innalzare il proprio livello di allerta.

CONCLUSIONI E ATTIVITA’ OPPORTUNE

Come appare evidente, l’attività del ransomware causa conseguenze spiacevoli, dirette o indirette che siano.

Per sintetizzare, estrapolando da un intervento sulla sicurezza informatica dei siti internet (già del novembre 2018) del Prof. De Nicola della Scuola Imt, Alti studi di Lucca, si può proprio dire che “Non è più tempo di improvvisare”.

Investire nella sicurezza informatica, che passa in primo luogo dalla consapevolezza e dalla formazione, è importante sia per l’utente singolo sia per le grandi realtà strutturate che trattano grandi moli di dati, spesso anche critici, siano esse banche, ospedali o Pubbliche Amministrazioni.

Occhi aperti – Sempre

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