La TV cambia Canale…tecnologico

A breve ci sarà il passaggio al nuovo standard televisivo DVB- T2 per il digitale terrestre. I tempi reali dello switch off. I televisori e dispositivi compatibili. Quando acquistare un nuovo TV.

Tra il 21 e il 30 giugno 2022, dopo circa 10 anni, si verificherà un nuovo switch off (termine inglese utilizzato per indicare l’operazione con cui in un determinato territorio vengono spente le trasmissioni televisive attuali in favore di quelle nuove e più moderne).

Questa volta con il definitivo passaggio dall’attuale DVB-T a DVB-T2, il nuovo digitale terrestre.

Il termine DVB-T identifica l’attuale standard al quale siamo ormai tutti abituati ed è l’acronimo di: Digital Video Broadcasting-Terrestrial, consorzio europeo che si occupa di definire modalità condivise per la trasmissione televisiva digitale terrestre.

Con il nuovo DVB-T2 l’obiettivo è migliorare la ricezione utilizzando apparati fissi (televisori) e portatili facendo crescere la qualità dell’immagine e la quantità di canali ma non solo. Sono previste metodiche per la riduzione della potenza irradiata dalle antenne trasmittenti e l’aumento delle distanze tra antenne e ricevitori, il tutto in ottica di riduzione dell’inquinamento elettromagnetico

Che cosa c’è da sapere ?

La legge Finanziaria 2018 in materia di “Uso efficiente dello spettro e transizione alla nuova tecnologia digitale 5G” ha posto una “data spartiacque” ovvero il 1° luglio 2022. In realtà, come vedremo più avanti, lo switch off è stato leggermente anticipato al 21-30 giugno 2022.

A partire dal 1° settembre 2021 e fino al 20 giugno 2022 i network televisivi inizieranno lo spostamento delle frequenze di trasmissione verso il nuovo standard DVB-T2. A poco a poco abbandoneranno l’attuale banda di frequenza in uso (700 MHz).


Le prime regioni nelle quali si partirà (le operazioni dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2021) sono Lombardia, Piemonte, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
ll 1° gennaio 2022 (fino al 31 marzo 2022) sarà la volta di Campania, Lazio, Liguria, Toscana, Sardegna e Umbria; dal 1° aprile 2022 fino al 20 giugno 2022 la transizione si svolgerà infine in Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche.

Come detto tra il 21 giugno e il 30 giugno 2022 gli operatori televisivi sono chiamati ad abbracciare lo standard DVB-T2 e la codifica HEVC (vedere più avanti per il significato di HEVC).

Da questo punto in poi chi utilizzerà TV e apparecchi non compatibili con DVB- T2 HEVC ma soltanto DVB-T MPEG4 attuale non potrà più ricevere il segnale perché lo switch off sarà contestuale all’attivazione della nuova modalità trasmissiva.
Dopo il 21-30 giugno 2022 i dispositivi di ricezione del segnale televisivo (digitale terrestre) non compatibili DVB-T2 HEVC non potranno più ricevere i programmi di qualunque network nazionale.

Quando è necessario acquistare un nuovo TV o un decoder. Come capire se il televisore è compatibile con DVB-T2 HEVC ?

Chi ha acquistato un nuovo televisore da inizio 2017 in avanti può essere già sufficientemente sicuro di essere pronto per lo switch off di metà 2022. Su alcuni aspetti specifici tecnici (vedere più avanti) è comunque necessario porre particolare attenzione.

CHE COSA E’ HEVC ?

HEVC (High Efficiency Video Coding) è uno standard di compressione video (software) che va a braccetto con DVB-T2. HEVC migliora la qualità video, raddoppia il rapporto della compressione dei dati rispetto all’attuale e supporta l’ultra definizione 8K spingendosi fino a 8192 x 4320 pixel.

I televisori immessi sul mercato dal 1° gennaio 2017, come detto, sono compatibili HEVC.

I TV risalenti agli anni 2014-2015 integrano il supporto DVB-T2 ma non il codec HEVC: questa limitazione renderà di fatto impossibile ricevere i nuovi canali dopo lo switch off del 21-30 giugno 2022: bisognerà quindi attrezzarsi con un decoder esterno (costano pochi euro) oppure cambiare televisore.

Come controllare la compatibilità con DVB-T2 del proprio TV e del sintonizzatore digitale integrato ?

Da metà gennaio 2020 sono attivi due canali (100 e 200 del digitale terrestre) gestiti rispettivamente da Rai e Mediaset che permettono di verificare la compatibilità del proprio TV con DVB T2 HEVC.

Oltre che “spulciando” tra le specifiche, basta effettuare una nuova risintonizzazione del digitale terrestre quindi portarsi sui canali 100 e 200.

La comparsa di un “cartello” simile a quello riprodotto in figura conferma che il dispositivo, al momento dello switch off definitivo sarà in grado di ricevere le trasmissioni in DVB-T2 HEVC senza adottare apparecchi accessori quali decoder.

Se il televisore attualmente in uso non fosse in grado di sintonizzare entrambi i canali 100 e 200, oppure se lo schermo risultasse completamente nero o se venissero visualizzati messaggi circa l’indisponibilità dei canali, significa che il TV non è compatibile DVB T2 HEVC.

Va detto che a livello locale, a seconda della zona di residenza, i canali 100 e 200 potrebbero essere ancora occupati anche da altre emittenti.

Inoltre, la presenza sul nostro televisore o decoder del bollinoDGTVi PLATINUM conferma che il TV o il decoder sono pienamente compatibili DVB-T2 HEVC. Esistono diverse versioni del “bollino” ma quella PLATINUM offre, a colpo d’occhio, la massima garanzia.

I decoder per ricevere i canali DVB-T2 HEVC dopo fine giugno 2022

Sul mercato si trovano già molteplici decoder DVB-T2 HEVC pronti per l’uso al prezzo massimo di circa 35 euro: basta collegarli al TV mediante porta HDMI oppure con la vecchissima presa SCART se si disponesse di un televisore ancora più vecchio.

Da qui a metà 2022 verranno sicuramente rilasciatidei dispositivi denominati TV box Android dotati di connettori d’antenna per la ricezione del digitale terrestre e del segnale satellitare compatibili con le varie tecnologie e con sintonizzatore digitale DVB-T2 HEVC integrato.
Il vantaggio sarà quello di poter disporre di dispositivi che non fungeranno da semplici decoder “basici” ma uniranno tali caratteristiche tecniche alla possibilità di installare applicazioni Android di ogni genere per il nostro televisore.

A partire da dicembre 2019 è possibile accedere al bonus TV per la sostituzione di vecchi televisori e acquistare decoder o televisori compatibili DVB-T2. Le informazioni per ottenere il bonus sono reperibili presso il sito del Ministero dello Sviluppo Economico (mise.gov.it)

Quali sono le principali alternative a DVB-T2 ?

L’alternativa a DVB-T2 ovviamente esiste e si chiama satellite: tale piattaforma utilizza lo standard DVB-S2 HEVC e i canali fruibili tramite digitale terrestre (con l’eccezione di alcune emittenti minori) sono accessibili attraverso la nota piattaforma gratuita tivùsat.

È comunque necessario attrezzarsi con un decoder satellitare compatibile e un’apposita smartcard.

Su tivùsat ci sono 50 canali in alta definizione ma, banale dirlo, non saranno pienamente sfruttabili se il nostro televisore si ferma all’ormai già vecchio Full HD 1080p come risoluzione supportata.

Marco Cavallo

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