Nel mercato delle auto usate si registra sempre più frequentemente la tendenza da parte di venditori truffaldini ad alterare il chilometraggio delle auto usate. Con il fine di garantirsi facili guadagni, i commercianti senza scrupoli oggi sanno come “ringiovanire” le vetture, servendosi degli ormai noti interventi di “riparazioni chilometriche” da parte di aziende specializzate. Le modalità con le quali scoprire le truffe sono poi molteplici: le fregature sono tipicamente svelate da un talloncino adesivo che riporta un cambio dell’olio, oppure da semplici verifiche della centralina.
Come difendersi di fronte a queste vicende? Vi sono in capo al venditore chiare responsabilità contrattuali attinenti all’auto venduta. Un soggetto che vende un’auto con il contachilometri manomesso vende un bene che presenta gravi difetti di conformità, tant’è che il consumatore acquista un veicolo ad un prezzo certamente più alto di quanto dovuto e, con tutta probabilità, dovrà affrontare, nel breve termine, costi maggiori di riparazioni e manutenzioni apparentemente non giustificabili.
Chiaramente per poter poi agire contro il truffatore sarà necessario avere la prova della manipolazione. A tal fine il codice del consumo prevede il rispetto del termine di garanzia legale, pari a 24 mesi dall’acquisto, oppure di un termine ridotto di soli 12 mesi se vi è stato in tal senso un esplicito accordo fra l’acquirente ed il venditore. Altro termine il cui rispetto è essenziale riguarda quello relativo alla contestazione del difetto riscontrato: entro 60 giorni dalla scoperta della manomissione ed entro l’ultimo giorno della garanzia legale si dovrà provvedere a comunicare al venditore i problemi riscontrati.
Se per l’acquisto dell’auto era stato stipulato anche un contratto di finanziamento, questo si risolve insieme al contratto principale di vendita e grava sul venditore l’onere di restituire la somma di denaro chiesta in prestito alla finanziaria.
Quali sono, infine, i consigli che ci permettiamo di darvi per evitare spiacevoli sorprese?
Trattasi di semplici regole di buon senso, le quali però divengono fondamentali per individuare la soluzione migliore.
- Non soffermarsi alla sola estetica, è necessario chiarire ogni aspetto riguardante la manutenzione dell’auto, così come indagare sui precedenti proprietari consultando il Pra (pubblico registro automobilistico), tramite l’Aci o un’agenzia di pratiche, da cui si può dedurre il valore delle precedenti transazioni.
- Controllare che il venditore sia in possesso di una regolare licenza di vendita.
- Il venditore ha l’obbligo di assicurare all’acquirente almeno 12 mesi di garanzia, che, in caso di assenza di un’espressa pattuizione, diventano 24. Garanzie di durata inferiore a 12 mesi non hanno alcun valore legale.
- Non pagare alcun acconto a venditori contattati online che, oltre a non dimostrare di avere una licenza, neppure chiariscano di avere una sede legale.
- Attenzione agli acquisti su internet: è importante prediligere gli annunci che mostrino l’auto con la targa scoperta, così come verificare che il venditore e l’auto siano effettivamente esistenti.
- Assicurarsi che al momento della consegna dell’auto venga rilasciata anche l’informativa sulla modalità di garanzia scelta dal venditore: certificazione, garanzia della casa automobilistica, garanzia terza di assicurazioni e così via.
- Fidarsi di venditori che abbiano un’organizzazione strutturata alle spalle ed una comprovata esperienza nel settore. Infatti è preferibile affidarsi a venditori professionisti, quindi concessionarie, autosaloni, piuttosto che privati, perchè, in questo caso, si applica il codice del consumo che prevede un regime di tutele rafforzate agli artt. 128 e seguenti.
Per ogni necessità restiamo a disposizione. Chiamateci al tel. 04321721212 oppure al cel. 3473092244 oppure scriveteci una e-mail a info@consumatoriattivi.it.