Bollo auto tra prescrizione ed esenzioni

La prescizione del bollo auto e’ triennale, il termine decorre dall’anno successivo a quello in cui doveva essere versato e libera il proprietario del mezzo, dall’ obbligo di versarlo all’agenzia delle entrate.

Se aveste dimenticato di pagare il bollo e dopo diverso tempo arrivasse la richiesta di pagamento, verifichiamo se sono decorsi più di tre anni a partire dal 1 gennaio successivo a quello in cui e’ scaduto il bollo, come previsto dalla l. 296/06.

E’ bene pero’ ricordare che ventuali notifiche da parte dell’agenzia delle entrate per il pagamento del bollo, entro tale periodo di tre anni interrompono il decorso della prescrizione.

Casi di esenzione totale o parziale dal pagamento del bollo auto previsti da norme nazionali e/o da norme regionali. La regola è che tutti i proprietari di una vettura devono pagare il bollo anche se il veicolo non viene utilizzato. La somma da versare varia a seconda della potenza del veicolo, alla regione di residenza e all’età del proprietario. Le esenzioni in particolare vengono previste per:

– i disabili e gli invalidi ex art. 30, comma 7 della legge 388/2000,

– veicoli intestati ad una persona che ha a fisicamente a carico un disabile grave,

– le auto ibride,

– le auto elettriche,

– auto alimentate esclusivamente da gpl o da metano,

– i veicoli storici ultratrentennali ad uso promiscuo,

– i mezzi intestati alle Onlus,

– le ambulanze e i veicoli utilizzati per il trasporto di organi o sangue,

… ulteriori esenzioni totali o parziali vengono poi previste da regione a regione.

La direzione nella quale sta andando l’Europa e dunque l’italia e’ quella della riduzione delle emissioni. Per raggiungere tale obiettivo vengono previste imposte più alte e particolari restrizioni per i veicoli più inquinanti.

La Commissione Trasporti del Parlamento Europeo si e’ posta quale obiettivo quello del 2023 per introdurre in europa il bollo auto europeo con una iniziale sperimentazione sui mezzi pesanti e su quelli di peso superiore alle 2,4 tonnellate. Occorrera dunque attendere il 2026 per l’introduzione definitiva che vedrà ancorato il costo del bollo auto al reale utilizzo nonché alle emissioni. Nel frattempo ricordiamoci di pagare questo odioso balzello segnandoci sul calendario la scadenza così per non incorrere in spiacevoli ritardi che, se non tali da giustificare la prescrizione, comportano l’aumento del bollo a causa degli interessi che verranno di volta in volta applicati per il ritardo.

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