Delle buone pratiche: bidoni e dintorni

Si fa parlare di buone pratiche igieniche, ma voi sapete cosa vi portate in casa ogni giorno semplicemente camminando? Figurati maneggiando gli ormai famosi “bidoncini monoutenza” non oggi, ma sempre…. Il momento è favorevole per fermarsi e fare qualche ragionamento. Pubblichiamo il messaggio di una nostra amica.

Buongiorno, mi rivolgo all’associazione dei Consumatori Attivi che in questi ultimi mesi si è particolarmente occupata della disfunzionalità del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”.

Sono una normalissima cittadina di Udine che vive in una realtà ad alta densità abitativa con il conseguente disagio dei 5 bidoncini da esporre regolarmente sul marciapiede antistante il palazzo in cui abita.

Non voglio dilungarmi sulle dinamiche della raccolta, ormai ben tristemente note agli abitanti della zona ma, vorrei porre l’accento sulla totale disinformazione ed indifferenza delle autorità – Sindaco e giunta – e dei gestori del servizio – Net – in questo momento di grave allarme per la salute di tutti i cittadini.

Mi spiego: gli operatori prendono i bidoncini, uno per uno, e li svuotano, toccano il manico, il coperchio ecc. con i guanti che utilizzano, se va bene per un solo turno di lavoro! Il cittadino prende il bidoncino per il manico, richiude il coperchio e se lo porta a casa, non in giardino, non in cortile, a casa, in un appartamento che, se va bene, ha un terrazzo abbastanza grande per ospitare i bidoncini.

Ora, dovendo appunto arrangiarmi da sola, e dopo aver letto le indicazioni del Ministero e ascoltato le ‘buone pratiche’ suggerite da alcuni addetti ai lavori, quali Il Prof. Roberto CAUD, Direttore del reparto di infettivologia del Policlinico Gemelli, metto in atto il seguente comportamento:

  • Esco di casa con mascherina, guanti e un contenitore a spruzzo con ipoclorito di sodio (varechina) e un detersivo igienizzante;
  • Prendo il bidoncino, spruzzo il manico con il disinfettante e lo porto in una zona in cui posso terminare la disinfezione;
  • Lo lascio aperto ad asciugare;
  • Solo una volta asciutto lo porto in casa, elimino i guanti e tolgo la mascherina.

Sicuramente molti cittadini come me ci avranno già pensato, chi non lo avesse ancora fatto può provare. In assenza di indicazioni o di misure idonee alla salvaguardia della propria salute è il cittadino che si deve arrangiare.

Per ultimo un sentito ed incondizionato ringraziamento agli operatori della raccolta rifiuti che ho personalmente visto lavorare senza mascherine e, alle volte, anche senza guanti. Mi domando quale “irresponsabile” responsabile del servizio non si occupi di fornire loro i presidi di protezione necessari.

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