La Banca d’Italia ha di recente pubblicato i risultati dell’indagine svolta nel 2020 sui costi dei conti correnti nel 2019. analizzando 12.705 conti bancari; 900 conti postali e 698 conti online.
Emerge che il costo di mantenimento di un conto corrente è aumentato di 1,69 euro rispetto al 2019 e nel 2020 il costo medio annuo è pari a 88,5 euro. Il 70% dei costi è rappresentato dalle spese fisse del conto corrente mentre la restante parte consiste nelle spese variabili.
Le spese fisse medie per un conto corrente nel 2020 sono state pari a 57,6 euro, con un aumento rispetto al 2019 di circa 2,1 euro. Un incremento di 0,50 centesimi è dovuto all’aumento delle spese per il canone annuo, da 52,7 euro a 53,2 euro all’anno.
A ciò si deve aggiungere anche l’incremento della percentuale (dal 66% al 69%) dei titolari di conto che pagano il canone annuo. Le spese fisse rimanenti hanno concretizzato un aumento annuale di circa un euro.
Per quanto riguarda i canoni associati alle carte, essi hanno subito invece una diminuzione: di 1 euro per le carte di credito e 60 centesimi per le carte di debito.
Questo risparmio è in realtà di poca incidenza del costo annuo di un conto corrente, poiché è cresciuto anche il numero delle carte possedute ed il loro utilizzo con l’emergenza pandemica. Infatti la percentuale dei detentori di una carta di credito è salita dal 36% al 37%, mentre il numero di carte di debito è aumentata dal 96% al 98%.
Una lieve diminuzione è stata registrata anche per le spese variabili, pari a circa 0,50 euro. In totale negli ultimi due anni i costi per la gestione di un conto sono salite dell’8,5% e l’incremento sembra essere progressivo, perciò anche in questo senso dobbiamo aspettarci un aumento in arrivo.
A questa serie di aumenti, corrisponderà un migliore servizio?
I servizi online compensano la difficoltà di accesso negli istituti di credito?
Solo alcune delle tante questioni aperte in un mondo in continua metamorfosi!